Make-A-Scene

Make-A-Scene: Meta ha creato la propria IA per generare immagini.

‘Make-A-Scene’ è il nome con cui Meta ha presentato la sua nuova IA per generare immagini. Ispirata da grandi come DALL-E, l’azienda di Zuckerberg vuole dare una svolta a questa tecnologia.

Sul web, infatti, l’azienda commenta che le sue immagini hanno tutte le intenzioni di offrire un senso più artistico. Quasi come se fossero stati dipinti a mano. Una buona idea quando si cerca di distinguersi dalla concorrenza.

Opere d’Arte e parole digitate

Ognuno di noi vorrebbe creare le proprie opere d’arte semplicemente inserendo un paio di parole. Le possibilità sono illimitate con questa IA e sembra che Meta l’abbia già capito, del resto Zuckerberg è sempre stato un personaggio lungimirante.

Ha infatti deciso di crearne uno proprio: Make-A-Scene.

Come è abituato a fare con i suoi social network, Meta è stato “ispirato” da una tecnologia emergente per lanciare il proprio progetto.

Meta e AI

“Make-A-Scene acquisisce il layout della scena per consentire schizzi sfumati come input. Puoi anche generare il tuo design con prompt di solo testo, se il creatore lo desidera. Il modello si concentra sull’apprendimento degli aspetti chiave delle immagini che potrebbero essere più importanti per il creatore, come oggetti o animali.”

META

Tuttavia, sembra che l’azienda abbia altre idee in mente. Secondo il loro comunicato stampa, questo strumento potrebbe aiutare a plasmare mondi più coinvolgenti nel metaverso e anche aiutare a creare arte digitale, anche se non hai il talento.

Funziona solo ad invito, per ora

Fino a quando non ci sarà un test pubblico, o un lancio ufficiale dell’intelligenza artificiale, nessun altro potrà utilizzarla senza il consenso dell’azienda. Naturalmente, sebbene Meta non sia un santo della nostra devozione, dobbiamo commentare che questa IA offre una visione interessante del futuro di queste tecnologie.

Grandi prospettive di utilizzo

Da schizzi più grafici e più veloci per grandi idee architettoniche o audiovisive, a una comunicazione più efficace tra le persone con disabilità e le loro famiglie o professionisti sanitari. Le possibilità sono infinite e sono già qui.