L’algoritmo a cosa serve ?

L’algoritmo esegue degli ordini in sequenza e tutti cercano di comprendere quali sono.

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Anche se gli algoritmi sono prodotti da segreto industriale e dunque, soltanto gli ingegneri dei Social sanno veramente come funzionano nel dettaglio.

Su internet esistono molte guide e corsi che garantiscono e promettono di diventare virali. Non credo che esita una guida definitiva in grado di insegnare e conquistare la tanto desiderata visibilità, anche perché l’algoritmo non è statico.

Tuttavia, l’esperienza può aiutare a fare dei ragionamenti a intuire le best practice a captare alcuni trend che possono comunque produrre risultati migliori.

Tutti quanti parlano del temuto algoritmo che dona scarsa visibilità.
Eppure gli algoritmi sono stati creati per uno scopo ben preciso.

Cos’è un algoritmo?

Anche se questa parola ha origini molto antiche, il suo significato è modernissimo e sta ad indicare uno schema ed un procedimento di calcolo.

Indica una strategia composta da diverse sequenze di operazioni che consente a risolvere dei quesiti. Dunque è un procedimento che permette la risoluzione di determinati problemi, mediante una sequenza finita di istruzioni.

Eppure, chi sui Social ci lavora, tende a vedere gli algoritmi come un problema, cercando di comprenderli e sfruttarli a loro vantaggio, piuttosto che quello dell’esperienza utente.

Nella nostra vita quotidiana, siamo invasi da algoritmi:da Netflix alle email, ai social, ai motori di ricerca, fino ad Amazon.

Come cavalcare l’onda dell’algoritmo?

Anche se non esistono ricette garantite, i social media manager cercano di comprendere come essere “apprezzati” dall’algoritmo, in attesa di “aprire i rubinetti”.

Engagement rate

Il coinvolgimento, o Engagement Rate è una delle caratteristiche che rende i contenuti interessanti, dai vari algoritmi. Le interazioni, ormai diventate rare e sopratutto i salvataggi e le condivisioni, sono ritenute molto importanti.

Lo scopo di ogni Social Network è quello di intrattenere più possibile ed avere dei contenuti che generano molte Visual, senza fare scappare gli utenti su altre piattaforme. Per questo motivo, nella fase dell’ awareness è sempre molto meglio moderare le CTA.

La nicchia

Khaby Lame è diventato famoso per i suoi video simpatici e semplici su Tik Tok, che ha algoritmi particolari, che danno visibilità anche ad esordienti e contenuti di nicchia. Da alcuni è stato definito l’algoritmo comunista.

Partiamo dal presupposto che un contenuto può sembrare interessante per un gruppo di persone, con un certo indirizzamento, piuttosto che alla mercé di chiunque.

Date le determinate reazioni, impressionante, like e hashtag seguite, il contenuto più essere indirizzato agli utenti con interessi simili, dichiarati o supposti dai loro comportamenti.

Se un utente segue l’hashtag #handmade è probabile che possa visualizzare molti contenuti inerenti ai suoi gusti e preferenze.

Questo è proprio per ribadire il concetto che gli algoritmi sono stati creati per intrattenere più possibile i propri utenti sulla loro rete.

b.pramaggiore

Docente e informatico da oltre vent'anni: Excel, Social Media Marketing. Specializzato in crescita organica gestisco i social e posso esserti di supporto con consulenze mirate allo sviluppo e crescita della tua azienda. Eseguo riparazioni PC, Mac e installazioni periferiche, offro assistenza da remoto e a domicilio. Creo siti Web e gestisco blog, amo la tecnologia, la natura e sono molto curioso.

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