La cyberguerra continua

La guerra si combatte su più fronti, oltre che in prima linea, anche sullo spazio e per quanto riguarda l’economia. Purtroppo, così come la guerra sul fronte, anche la cyberguerra continua.

La Russia sta rendendo parzialmente irraggiungibili diversi siti di media stranieri indipendenti e Social Network, tra di questi Twitter e Facebook. Tutto questo,  probabilmente è in risposta alle decisioni delle maggiore piattaforme Tech che hanno deciso di bloccare l’accesso ai Media statali russi Russia Today (RT) e Sputnik fuori dal Paese. Tutto questo è stato fatto per mettere al riparo gli utenti dalla “disinformazione”. Anche la BBC e gli altri siti sono stati bloccati a seguito di una richiesta presentata dalla procura generale russa, già dal 24 febbraio 2022.

Una guerra di materie prime

Uno degli escamotage  volti a fermare la guerra è quello togliere materie prime e prodotti indispensabili alla Russia. Questo sarebbe l’intento di numerose realtà come Intel, TSMC e AMD.

Google ha rimosso le app collegate agli RT e Sputnik dal suo Play Store, come da Google News. Anche realtà come  Facebook, Instagram, YouTube e TikTok hanno bloccato i media statali russi.

La cyberguerra continua

Il blocco degli App Store rischia di provocare mancati aggiornamenti. Questo può causare problemi su patch di sicurezza, oltre che l’impossibilità di scaricarne di nuovi come quelle di Vpn utilizzate per poterne raggirare la censura. Anche Activision Blizzard ed Epic Games si sono unite alla lista di aziende che stanno sospendendo tutte le vendite in Russia.

Tutte le Mastercard o Visa emesse da banche russe non saranno valide al di fuori dei confini nazionali, mentre le carte emesse da banche fuori dalla Russia non funzioneranno all’interno del Paese. In Russia, tuttavia, le carte Visa e Mastercard continueranno a funzionare sul mercato nazionale interno, anche se transazioni saranno processate dal National Payment Card System russo. PayPal non accetta più nuovi utenti che risiedono in Russia. In più sono stati bloccati diversi account ed estromesse alcune banche del Paese.

Tutti i servizi di Netflix sono sospesi in Russia, anche il colosso PornHub si è subito schierato. Spotify ha chiuso l’ufficio che aveva aperto a Mosca appena il mese scorsoAnche Apple, Microsoft e Samsung hanno deciso di sospendere le vendite dei loro prodotti in Russia.

I prodotti Adobe sono stati bloccati: è stato bloccato l’accesso ad Adobe Creative Cloud, Adobe Document Cloud e Adobe Experience Cloud.

In questo modo il  mondo Tech e le grandi aziende che operano sul web stanno estromettendo la Russia dal mercato globale per schierarsi contro alla guerra. 

 

b.pramaggiore

Docente e informatico da oltre vent'anni: Excel, Social Media Marketing. Specializzato in crescita organica gestisco i social e posso esserti di supporto con consulenze mirate allo sviluppo e crescita della tua azienda. Eseguo riparazioni PC, Mac e installazioni periferiche, offro assistenza da remoto e a domicilio. Creo siti Web e gestisco blog, amo la tecnologia, la natura e sono molto curioso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: